Elenco blog personale

mercoledì 27 aprile 2011

Dal web educativo al blog journalism

Cooperative e gruppi di ragazzi che si organizzano per gestire un blog, una pagina Facebook creata a scopi didattici, un’iniziativa di volontariato promossa con l’aiuto della Rete. Questi sono solo alcuni degli esempi di un modo nuovo di concepire il web, che in questi casi diventa una fonte di vero e proprio “edutainment”, ovvero di “divertimento educativo”, o di “educazione divertente” che dir si voglia. Questi esempi provengono dalla scuola pugliese che cambia diventando sempre più “2.0”, attirando l’attenzione anche di notevoli giornalisti specialisti del web, quale Roberto Zarriello, che proprio su alcuni casi pugliesi si è soffermato in un suo post pubblicato sul sito de “La Repubblica.Bari.it”. Interazione, partecipazione e scambio di idee diventano nuove forme di divulgazione della conoscenza, nonché slogan della cultura moderna.
Proprio tra i banchi delle scuole superiori spesso nascono iniziative lodevoli. Un esempio fra tutti è quello del blog dell’istituto tecnico commerciale “Blaise Pascal” di Foggia che ha vinto un premio dell’Ordine dei Giornalisti. Un esempio concreto di come concetti come la multimedialità e la scrittura sul web possano stimolare l’intelligenza collettiva, in questo caso dei giovanissimi, per produrre iniziative interessanti. Come del resto fa da anni l’Itc Costa di Lecce che attraverso il blog "Repubblica salentina" è riuscito a farsi conoscere in tutto il mondo. Ultimamente è stato lanciato anche il progetto Salento 3.0 che utilizza tecniche di marketing digitale per promuovere le bellezze turistiche salentine.
«L’Istituto “Costa” di Lecce negli ultimi dieci anni ha raggiunto la qualifica di eccellenza e si è distinto a livello nazionale ed internazionale proprio per l’atteggiamento avanguardista e per la profonda e accurata attenzione rivolta ai nuovi sistemi di comunicazione attraverso l’uso dell’informatica e lo studio del web e dei suoi servizi» commenta il prof. Daniele Manni che coordina le varie iniziative sul web. Non solo: il “Costa” è probabilmente l’unica scuola in Italia ad aver creato nel 2004 al suo interno una vera e propria società di lavoro (Arianoa s.c.r.l. -www.arianoa.it) che ha per soci i diplomati dell’istituto e che funge da incubatore di lavoro nei settori del web design e del web marketing, offrendo l’opportunità ai propri studenti di inserirsi immediatamente dopo il diploma in un contesto lavorativo reale e di avanguardia.

Statistiche relative alle vendite dei quotidiani in Italia tra 2009 e 2010

http://www.primaonline.it/2011/03/25/90579/quotidiani-dicembreanno-2010/

Quotidiani italiani: sempre meno carta e sempre più web.

 

Quasi 50000 copie in meno per il “Corriere della Sera” in un anno. È quanto emerge dai dati Ads sulla
diffusione dei quotidiani italiani a dicembre 2010, raffrontati con quelli dello stesso mese del 2009. Come sottolineato nel suo sito personale anche da Roberto Zarriello, giornalista esperto di nuovi media e cultura digitale, il giornale di via Solferino è passato dalle 539000 copie del 2009 alle scarse 499000 copie del 2010 , sotto la “soglia psicologica” delle 500000 quindi, con una perdita del 9,1%.
Perdita più contenuta ma comunque pesante per “La Repubblica”, passata da 485000 a 449000 copie (-7,4%), e per “Il Sole 24 Ore”, che nello stesso periodo lascia sul campo quasi 24000 copie (da 291000 a 267000, -8,2%). Giù anche “La Stampa”, da 300000 a meno di 280000 copie, oltre 20000 in meno (-6,9%).
In attesa di vedere le conseguenze del passaggio di Vittorio Feltri dal “Giornale” a “Libero”, il quotidiano di Paolo Berlusconi tiene sostanzialmente con una perdita contenuta un mille copie, a quota 183000 (-0,6%); più consistente il calo di “Libero”, oltre 8000 copie in meno a quota 105000 (-7,4%).
Nel post successivo ho inserito il link da cui si può accedere alla tabella con diffusioni e vendite dei quotidiani italiani a dicembre del 2010, raffrontata all’anno 2009 (elaborazione Primaonline su dati Ads).

"Giornalista online": un manuale per futuri "giornalisti web"

La rivoluzione di Internet alla quale stiamo assistendo comporta un modo completamente inedito di comunicare e scrivere, e chi di mestiere “fa informazione” è chiamato a relazionarsi con il nuovo medium attraverso l’utilizzo di altri strumenti e paradigmi.
Nascono così nuove figure di scrittori online, i cosiddetti “web writer”, che a partire dalla scrittura ipertestuale si propongono di arrivare a nuove modalità di informazione. Attraverso le competenze del “web editor”, invece, possono affermarsi dei veri e propri giornalisti online, che tracciano nuovi assetti nel futuro della comunicazione digitale senza vincoli spazio-temporali.
È proprio questo il percorso che si propone di delineare Grazia Visconti con il suo saggio Giornalista online. L’autrice, facendo tesoro della sua esperienza professionale, offre diversi spunti di riflessione sulla possibilità di imparare questo mestiere e si sofferma sugli strumenti utili a tale proposito: dalla scrittura creativa alla videoscrittura, dalla scelta dei prodotti hardware e software alla raccolta di informazioni, dalla realizzazione di un’intervista via e-mail alla creazione di una webzine, sino ai consigli su come trovare lavoro ed agli aspetti deontologici della professione.
È un testo scritto con competenza, semplicità e ariosità, rivolto a tutti coloro che guardano alle potenzialità future della Rete con curiosità e interesse, siano essi esperti navigatori o neofiti, alla ricerca di nuove professioni o impegnati nell’evoluzione della propria, per far emergere chi desideri diventare un giornalista del Web.

martedì 26 aprile 2011

Grazia Visconti: una specialista di informazione online

Grazia Visconti, giornalista e scrittrice, dal 1997 si occupa di informazione online e nuove tecnologie. Dal 2001 è direttore editoriale della testata giornalistica Grazia.net Magazine. Scrive per la televisione il programma Pianeta Internet e pubblica nell'ottobre del 2002 il libro Giornalista online. Dal web writer al web editor. Collabora poi con il quotidiano Il Tempo e nel 2004 è caporedattore del mensile Single's - Stile di vita. Scrive anche su Affari & Finanza, supplemento de La Repubblica, sul mensile Class e sui settimanali Panorama e Tu Style. Il suo ultimo libro dal titolo Escort Life, pubblicato nell'aprile del 2008, è un'approfondita inchiesta sul fenomeno della prostituzione in Rete. Specializzata in inchieste scomode, costume e spettacolo, nonchè in nuove tecnologie, oggi si occupa principalmente di giornalismo investigativo. La sua grande passione per il sociale,, tuttavia, la spinge spesso a raccogliere testimonianze di vita vissuta per raccontarle poi in storie vere di gente comune.

Giornalista online: un recente ed interessante webzine sul mestiere del giornalista in rete

Giornalista online è un webzine (ovvero un magazine pubblicato sul web) dedicato al giornalismo su Internet ed a coloro che si interessano di scrittura online. Il sito si rivolge non solo ai giornalisti che lavorano in Rete ma a quanti amano scrivere per passione, e propone diversi itinerari di lettura: dalle scuole ai corsi online, dai siti web agli articoli dedicati alla scrittura sia creativa che professionale. Il progetto è nato dal libro di Grazia Visconti, intitiolato Giornalista online. Dal web writer al web editor, e vuole essere un luogo di incontro virtuale per tutti i gironalisti del Web che desiderano scambiare opinioni, inviare articoli, suggerire nuovi argomenti di approfondimento, fare segnalazioni, e così via. Il sito raccoglie inoltre le tesi di laurea di tutti gli studenti che volessero condividerle con i lettori del villaggio globale, e desiderassero avere una pagina personale con fotografia, curriculum vitae e contatti.

lunedì 25 aprile 2011

Un po' di storia del blog


Il termine WebLog è stato coniato nel dicembre 1997 da Jorn Barger, e in esso erano racchiusi tutti i siti che gestissero notizie in maniera cronologica. Ovviamente con WebLog si sono definiti tutta una serie di siti che esistevano ben prima del 1997 ed infatti i primi a porre su web un log sono stati nel 1993 la NCSA e Netscape con le loro pagine "what’s new": pagine aggiornate periodicamente e che mettevano su web le novità. Mentre già nel 1992 Tim Berners Lee al CERN aveva iniziato una raccolta di nuovi siti. Un concetto un po’ diverso di log, ma che comunque può essere comunque racchiuso nella definizione del 1997. Da questi primi siti per avere i primi blog nella forma in cui li conosciamo oggi, si deve però aspettare il 1999, infatti è in quegli anni che Pitas consente a chi desidera di creare gratuitamente il proprio blog. E da allora è storia recente, il boom, lo sbarco in Italia fino alle discussioni che oggi si fanno sui possibili scenari futuri di questa tecnologia.