Elenco blog personale

martedì 31 maggio 2011

Da "inItali@online" a "NCT Global media": quando l'informazione online è culturale

"InItali@online" è un interessante ed alternativo giornale online. "Alternativo", appunto, è forse l'aggettivo più idoneo a qualificare tale recente iniziativa giornalistica su web. Le peculiarità di "inItali@online" si possono appurare osservando la homepage del sito. Si nota innanzitutto la preminenza data dalla testata a quelle tematiche che solitamente nei tradizionali giornali occupano la cosiddetta "terza pagina". Ecco allora un'ampia attenzione riservata alla salute, all'ambiente, alla società, ma soprattutto alla cultura. In alto si trova una "striscia interattiva" le cui voci (anzichè le solite "politica" e "cronaca" degli altri giornali) sono appunto, in ordine: "Salute-Ambiente", "Sport-Società", "Beni culturali-Patrimoni edilizi", "Imprese-Economia", "Scuola-Università", "Turismo-Enogastronomia", "Virtual Poleis" ed "Innovazione tecnologica".
Il layout sottostante è poi suddiviso in tre colonne, in una versione grafica non molto dissimile dalle testate online più conosciute. La grande differenza riguarda però, ancora una volta, i contenuti tematici delle inserzioni. Nella colonna di sinistra si susseguono i titoli più importanti della giornata, con relativi sommari in cui si anticipano gli argomenti trattati all'interno dei vari articoli. Le notizie riportate, però, riguardano sempre i campi informativi elencati sopra. Riporto, come esempio, i titoli degli articoli più rilevanti di oggi: "Nuovo logo per l'Expo 2015", "Parte la Mille Miglia 2011" e "La cultura come terapia".
La colonna centrale non è più suddivisa per titoli, ma per aree tematiche interattive che spaziano, ancora una volta, dalla cultura allo sport, passando per ambiente e salute.
La colonna di destra, infine, è dedicata agli spazi pubblicitari. Ma anche in questo caso, "inItali@online" si distingue nettamente dalle altre testate tradizionali. Non si tratta infatti di una pubblicità comune e meramente commerciale, come tante (e forse troppe) se ne vedono negli altri giornali online. Le voci pubblicitarie in questione riguardano invece enti ed iniziative a sfondo culturale e scientifico, restando così in linea con gli intenti generali della testata qui presa in esame. E così ecco alcuni degli enti reclamizzati (con relativi slogan pubblicitari): "Italy Hotels: l'ospitalità italiana", "Sgm laboratorio: ingegneria sperimentale", "Graphic Masters: la stampa per eccellenza", "Legatoria umbra". 
Ora che abbiamo visionato la natura e la "filosofia" di "inItali@online", è naturale soffermarsi ad indagare le ragioni che spingono una testata online a dedicarsi corpo ed anima ad un settore quale quello culturale (anche se, in vero, sarebbe più giusto chiedersi come mai il settore culturale sia troppo spesso ed ingiustamente snobbato dalla maggior parte delle testate giornalistiche). La risposta alle nostre domande ci viene certo da una semplice osservazione: la testata da noi presa in esame è edita da NCT Global Media, acronimo di Network City Technologies Global Media. Tale società, peraltro non molto conosciuta nacque nel 1999 come combinazione della tecnologia Internet e di professionisti dell’informazione e della comunicazione. L’integrazione di queste competenze e professionalità sono da sempre state la base e la forza di NCT Global Media. Sin dall’inizio una tale sinergia ha consentito una visione ed uno spirito d'iniziativa lungimiranti, consentendo alla suddetta azienda di restare sempre all'avanguardia in un mercato ogni giorno più affollato e competitivo, che apprezza e chiede qualità e innovazione.
Come recita la "mission" presente sull'home page del proprio sito, NCT Global Media S.r.l., in quanto "Ideatrice, realizzatrice e promotrice di Innovazione" è in grado di rispondere alle richieste ed esigenze del mondo della Comunicazione, Informazione e Formazione Professionale.
E' con questa visione che NCT Global Media ha subito operato concretamente utilizzando appieno il mondo Internet: infatti, sin dal 1999 è in rete il sistema di testate giornalistiche con contenuti territoriali e tematici altamente tecnologici e culturali che va sotto il nome "THE NEW MILLENIUM ON LINE", ove "la Cultura per la qualità della vita" è lo slogan ed il punto imprescindibile con cui da anni tale progetto viene implementato. Attingendo alla creatività dei suoi professionisti, l'azienda di cui stiamo parlando è in grado di rispondere ai propri clienti nella ideazione e realizzazione anche di preziose edizioni cartacee, opere d'arte ed oggetti high-tech dal design e qualità esclusiva, caratterizzati dall'utilizzo di materiali innovativi come i materiali compositi.
I servizi offerti da NCT Global Media si suddividono perciò in tre diverse ma complemetari aree di competenza:
- comunicazione: NCT offre conoscenze, competenze, strutture tecnologiche e creatività per promuovere l'immagine e accrescere la visibilità di società, enti privati e strutture pubbliche attraverso azioni mirate di comunicazione e marketing, organizzazione di eventi, mostre, fiere e convegni, ideazione e realizzazione di iniziative specifiche e mirate;
- informazione: tale servizio è rivolto al settore editoriale e segue due direttrici principali, ovvero l'informazione on-line e quella cartacea, entrambe legate però dallo slogan "La Cultura per la qualità della vita", da sempre comune denominatore di tutte le attività svolte da NCT Global Media. In entrambe le tipologie informative, l'azienda si occupa di pubblicazioni con particolare attenzione ad opere tecniche, tecnologiche, scientifiche, economiche e culturali. Proprio nel settore dell'informazione on-line va annoverata l'iniziativa editoriale di "inItali@online", tema principale del presente post;  
- formazione: la formazione e qualificazione professionale, rivolta ad enti pubblici, privati e liberi professionisti, erogata in forma tradizionale in aula ed innovativa on-line via internet e/o via satellite, riguarda ad oggi il settore di servizi high-tech per la conoscenza, gestione, tutela e valorizzazione dei patrimoni edilizi, storici, artistici, monumentali e ambientali, quello della sicurezza nei posti di lavoro, di Internet e della lingua inglese, oggi strumenti indispensabili per abbattere barriere e competere a livello globale.

domenica 22 maggio 2011

"Buone Notizie.it": l'altra attualità

Ricercando sul web i quotidiani presenti nel panorama italiano unicamente in versione online, la mia attenzione è stata attirata da una testata davvero particolare ed unica nel suo genere.
Si tratta del progetto editoriale "BuoneNotizie.it", nato nel 2001 dopo l’attacco terroristico alle Torri Gemelle. In quell'occasione, per mesi i mass-media ci bombardarono di notizie ansiogene, alcune addirittura false. Da questo frangente nacque appunto l’idea di un giornale online, il cui semplice scopo fosse quello di divulgare un modello di informazione fatto di notizie positive in grado di diffondere in ciascuno di noi fiducia nel futuro e nel mondo che ci circonda. Tale obiettivo è ulteriormente confermato dal manifesto online del quotidiano in cui si prende le distanze da quella tendenza malsana basata sulla diffusione di notizie negative, le quali, si sa, fanno più clamore e hanno maggiore audience e capacità di diffusione. I media giocano appunto su questa normale meccanica mediatica, creando allarmismi e sfiducia, alterando la realtà. "Buone Notizie.it", invece, va in controtendenza. Ciò, però, non significa disinteresse verso i problemi del mondo, nè sottintende una visione ingenua o, peggio ancora, irresponsabile, della realtà che ci circonda. Lo spazio dedicato alle notizie positive, semmai, scuote ancora di più i lettori, destandoli dal loro torpore e dalla loro assuefazione verso i mali del mondo, e dimostrando loro che il bene è possibile e più che mai perseguibile. Ecco di seguito il link  al manifesto della testata: http://www.buonenotizie.it/chi-siamo/manifesto/
La linea editoriale è neutra: non segue e non promuove alcuna idea o movimento politico o religioso, ma si propone di creare un modello di informazione sostenibile, che si accorga dei fatti che non sempre riescono a trovare il meritato spazio sui mezzi di informazione. Ciò lo si nota considerandone ad esempio la prima pagina di oggi, domenica 22 maggio 2011: tra i primi articoli a cui viene dato risalto non vi sono le solite notizie che in questi giorni furoreggiano nei quotidiani più famosi, bensì notizie relative al clima, all'inquinamento e alle energie alternative. Eccone i titoli più importanti: "Clima: Groenlandia, diminuzione ghiacciai più lenta del previsto", "UE: un concorso premia il risparmio energetico", "Inaugurato il primo Giro d'Italia con mezzi elettrici".
I redattori della testata di cui si sta trattando selezionano argomenti di attualità offrendo un’informazione libera, raccontando gli eventi da un punto di vista diverso, senza allarmismo e senza scadere nel buonismo: un modello decisamente diverso da quello offerto oggi dai mass-media.

domenica 15 maggio 2011

"Blogosfere": una rete di blog

"Blogosfere" fa parte del gruppo "Populis" (www.populis.com) ed è il più grande network italiano di blog professionali. Nato nell'ottobre del 2005, ora conta oltre 220 blog. "Blogosfere" si pone l'obiettivo di fungere da strumento complementare ed alternativo ai mezzi di comunicazione classici (televisione, radio e quotidiani cartacei), rivolgendo particolare attenzione a quelle aree di interesse (di nicchia, ma non solo) non "coperte", per impossibilità o scelta, dai media tradizionali.
Peculiarità tipica di tale network è che ogni blog è dedicato ad un solo argomento ed è curato da uno o più esperti blogger (giornalisti e non) appassionati e competenti di quella materia. Proprio tale "filosofia" di lavoro comporta una ripartizione del sito in diversi settori tematici: i blog sono cioè suddivisi in vari ambiti di appartenenza, a seconda dell'argomento da essi trattato. I settori tematici ricoprono pressochè tutti i campi dell'informazione e del sapere umano: troviamo così le classiche sezioni di cronaca, politica ed economia, per poi passare a quelle di cultura, tecnologia, scienze, spettacoli, moda, sport, motori, e per giungere infine ai blog dedicati al tempo libero. 
E' proprio "Blogosfere", attraverso la sua redazione, a selezionare con cura lo specialista per ogni blog, analizzando inoltre candidature e sviluppando progetti proposti direttamente dagli interessati.
Dietro a "Blogosfere", come già anticipato, c'è "Populis", digital media company fondata e guidata da Luca Ascani e Salvatore Esposito (che fino a ottobre 2010 si chiamava "GoAdv"). Nato nel 2004 il Gruppo include sotto il proprio cappello "Blogo", "Blogosfere", "Excite Europa", "Better Deals" e "Nanopublishing" e produce più di 35000 articoli e video al mese diffusi in 8 lingue tramite 550 siti web proprietari gestiti in prima persona. In Italia "Populis" si riconferma come uno dei primi gruppi editoriali online con quasi 9 milioni di utenti unici e il 39,2% di audience share nel mercato (fonte: "Comscore", febbraio 2011), e rappresenta il primo gruppo di media verticali sul Web.

sabato 14 maggio 2011

"Dagospia": quando l'informazione online non ha censure

"Dagospia" è una pubblicazione web di politica, società e costume ideata e curata da Roberto D'Agostino, celebre giornalista, nonchè personaggio televisivo italiano. "Dagospia" è nata il 22 maggio 2000 e si occupa principalmente di cronaca rosa e informazioni parzialmente confidenziali su fatti e persone del mondo della politica, dell'economia, dello spettacolo e dello sport italiani.
Lo stile di comunicazione è volutamente chiassoso e scandalistico, spesso dissacrante, a tratti volgare e quasi sempre senza censure. C'è inoltre da sottolineare che le notizie riportate nel corso di questo suo primo decennio di vita da tale sito si sono dimostrate molto spesso rilevanti, esatte e tempestive. Questi due elementi, "scandalismo" e "tempestività" appunto, hanno contribuito a farne un sito molto popolare, specie nel mondo dell'informazione italiana. Le statistiche web lo includono addirittura tra i dieci siti più cliccati d'Italia, con i suoi più di 200000 lettori giornalieri. 
Una bella differenza rispetto ad altri siti d'informazione alternativi quale quello da noi precedentemente considerato, ovvero"Linkiesta". Una macroscopica differenza che fa riflettere gli studiosi della comunicazione e dell'informazione sul web. A tale proposito va subito ricordata la diversità dei finanaziamenti delle due testate prese in esame. Se "Linkiesta", come abbiamo visto, non si avvale dei contributi pubblicitari (e lo si riscontra dalla totale assenza di spot o di spam nella home page del sito), "Dagospia", a partire da febbraio 2011, si finanzia esclusivamente con pubblicità, mentre non è più necessario l'abbonamento per consultare gli archivi.
Nel sito è presente inoltre una rubrica, detta "Cafonal", nella quale il paparazzo di "Dagospia" Umberto Pizzi immortala gli avvenimenti mondani più chiacchierati del giorno.
L'impostazione grafica della testata ricorda da vicino quella del celebre news aggregator americano "Drudge Report", col quale condivide la vocazione all'informazione indipendente fatta di scoop e indiscrezioni.



"Affaritaliani.it": il padre di tutti i blog?

Nel post precedente ho introdotto il quotidiano online "Affaritaliani.it". Eppure, a detta di molti, proprio tale testata online sarebbe stata l'anticipatrice del grande fenomeno dei blog. Oggi è facile confondersi e magari anche perdersi tra le migliaia di blog e di siti d'informazione. Ma il vero precursore di tale stato di cose, secondo diversi esperti, è stato proprio Angelo Maria Perrino che nel marzo del '96 (quando ancora si faticava ad avere un pc in casa) fondava http://www.affaritaliani.it/. E' di questo parere anche Gaetano Farina, giornalista, recensore culturale, nonchè blogger professionale. 
Perrino, infatti, è stato uno dei primi ad intuire le grandi potenzialità del web, anche in termini d'informazione giornalistica. Tanto che oggi, a quindici anni dalla sua nascita, "affaritaliani.it" può vantarsi primo quotidiano on-line spaziando, come qualsiasi quotidiano, su qualsiasi argomento (cronaca, politica, esteri, cultura, sport, ecc.) con aggiornamenti quasi istantanei su tutto quello che avviene nel mondo, grazie agli oltre cento collaboratori e corrispondenti italiani ed esteri. Con il grande potere di "intrappolare" la notizia prima dei giornali cartacei. Un riferimento importante per chi si vuole smarcare dall'influenza dei soliti media (la "Repubblica", il "Corriere della sera", la "Stampa", ecc.) legati e dipendenti dai grossi concentramenti di potere economico e politico.


venerdì 13 maggio 2011

"Affaritaliani.it": una scommessa azzeccata

"Affaritaliani.it" è un quotidiano italiano online con sede a Milano. La proprietà del giornale è della Uomini e Affari srl, il cui socio di maggioranza è Angelo Maria Perrino, fondatore e responsabile della pubblicazione.
La testata nacque il 12 marzo 1996 con il nome "Affari Italiani". Inizialmente la struttura del sito era molto semplice ed elementare, e consisteva in una lunga home page che riassumeva le notizie più importanti, con alcune sezioni interattive dove i lettori potevano interagire con propri commenti personali. Nel 1997 venne effettuato il primo restyling grafico, che portò alla nascita di quattro sezioni tematiche, con aggiornamento in tempo reale e l'introduzione di servizi agli utenti come meteo e oroscopo.
Nel 2003 il sito di "Affari italiani" inserisce la possibilità di sottoscrivere un abbonamento per usufruire di sezioni di approfondimento. Questa sperimentazione si rivelerà assolutamente innovativa e fortunata, poichè nel 2005, grazie a una partnership commerciale con Wind, essa diventerà il canale di notizie di "Libero". Querst'ultimo rimarrà nel portale fino al 1º luglio 2008. All'uscita dalla piattaforma di "Libero" il sito cambia denominazione e diventa finalmente "Affaritaliani.it".
Le sezioni di cui è composto tale quotidiano online sono: Politica, Economia, Cronache, Sport, MilanoItalia, Culture/Costume, Mediatech, Entertainment. Oltre ad esse, il giornale ha dato vita a due blog tematici: uno di Sport & Entertainment e l'altro di MediaTech & Economy.
Ai lettori iscritti al sito, "Affaritaliani.it" invia quotidianamente una newsletter con le principali notizie del giorno. Ogni pomeriggio, inoltre, esso mette on line a disposizione dei lettori "Cinqueallecinque", un quotidiano gratuito in pdf stampabile, che contiene le principali notizie del giorno e un commento sulla notizia principale.

mercoledì 11 maggio 2011

Ancora su "Lettera 43"

"Il nome è una crasi di due punti saldi nel panorama del giornalismo: la passione per il mestiere del grande giornalista italiano Indro Montanelli, che non si è mai staccato dalla sua macchina da scrivere Lettera 22, e la previsione inesorabile del docente di giornalismo studioso dell'editoria americana Philip Mayer secondo cui l'ultima copia cartacea del "New York Times" sarà venduta nel 2043" ha spiegato il direttore, Paolo Madron (ex giornalista del "Sole 24 ore").  
Si tratta di un'iniziativa coraggiosa, come spiega Anna Masera, nota giornalista, nel suo blog di "La Stampa.it". Coraggiosa perché stimola i giovani appassionati di giornalismo a trovare nuove strade per un professione in crisi. Più di venti sono stati infatti i giovani redattori assunti da "Lettera 43", un lusso che in tempi di crisi nessun giornale tradizionale, alle prese con i prepensionamenti per ridurre i costi, può concedersi.
Il nuovo quotidiano di Madron è un'iniziativa coraggiosa anche perché, oltre che a contare su finanziatori che credono nel futuro del giornalismo online (oltre a fondo Sator di Matteo Arpe, figurano Angelo Mario Moratti, figlio maggiore di Massimo, a.d. di Saras e presidente dell'F.C.InternazionalePaolo Cantarella, ex a.d. di Fiat, l'armatore Paolo D'Amico e i fratelli Pietro e Luigi Mazza, ex proprietari di Alpitour), hanno investito di tasca propria lo stesso direttore Madron, il direttore editoriale Tita Prestini e due ex direttori della concessionaria pubblicitaria ManzoniLeonardo Barbieri e Daniele Sesini che di "Lettera 43" è l'amministratore delegato. Un plafond di 3,5 milioni di euro dovrebbe garantire i primi 3 anni di vita con un modello di business che prevede di offrire il giornale gratis ai suoi lettori online:  in un momento in cui tutti gli editori tirano i remi in barca e, in tempi magri per la raccolta di pubblicità, cercano di far pagare i loro contenuti su Internet. Infine coraggiosa perché il suo direttore Madron scommette sul giornalismo, quello delle notizie, e non solo sull'aggregazione e sul commento di contenuti altrui, tra blog e giornali online, come invece per esempio fa il pur interessante "superblog" di Luca Sofri "Il Post"

"Lettera 43" e "Il Fatto Quotidiano": quando il giornalismo online è vincente

"Lettera 43" è un altro quotidiano online sorto da pochi mesi. A differenza de "Linkiesta" però, "Lettera 43", diretto da un autorevole giornalista quale Paolo Madron, è maggiormente conosciuto e fruito dal pubblico degli utenti web. Ciò in parte è certo dovuto, oltre che a una più efficace ed intelligente manovra di promozione e diffusione informativa, anche ad uno stile figurativo importato dai quotidiani online britannici. Il quotidiano online di Madron si basa infatti su un impatto visivo molto forte e su immagini e fotografie accattivanti, che catturano la curiosità e l'attenzione del lettore online. La grafica risulta molto piacevole, con le notizie rapidamente reperibili e richiamate in più modi. Bella, inoltre, l'idea di offrire gli articoli in una versione più breve e una più estesa, invitando a cliccare la sezione "Rumors" dedicata alle indiscrezioni. Ma soprattutto bello l'intento di un giornale al servizio del lettore e della notizia. 
A certificare la fortuna di pubblico di "Lettera 43" ha provveduto anche una puntata di Report di qualche settimana fa, la quale ha esaltato il quotidiano di Madron insieme a "Il Fatto Quotidiano" come due esempi di giornalismo libero e vincente, perché svincolato dai soliti editori e dalle pressioni degli investitori pubblicitari. Nel servizio lanciato dal programma di Raitre è intervenuto anche Daniele Sesini, amministratore delegato di "Lettera 43", dichiarando i numeri relativi a quest'ultimo sito di informazione: "Oggi siamo già a 140mila utenti unici al giorno che producono 700-750mila pagine viste al giorno". Numeri pazzeschi, a ben vedere, soprattutto se si considera che "Lettera 43" è nato relativamente da poco tempo. Qui di seguito aggiungo il link che rimanda al servizio di Report che ho citato.
http://youtu.be/yh0SzAQel8A

Inchiesta su "Linkiesta": il quotidiano online del futuro o un quotidiano senza futuro?

"Linkiesta" è un ottimo esempio delle nuove frontiere del giornalismo on-line. E di giornalismo esclusivamente on-line si tratta, appunto, poiché "Linkiesta" è nata unicamente per il web, e, a differenza di molte altre testate italiane, non ne esiste la versione cartacea.  
L'idea de "Linkiesta" è nata nell'autunno 2008 dalle riflessioni di tre amici, due giornalisti ed un professionista, che hanno pensato fosse possibile tentare di fondare un “giornale on-line”, senza azionisti di riferimento, che cercasse di analizzare i fatti e raccontarli mettendoli in prospettiva, senza schierarsi in modo preconcetto o ideologico. Grazie alla spinta di una decina di soci promotori che nel frattempo avevano condiviso un primo piano editoriale ed un business plan il progetto è stato presentato ad alcuni professionisti, imprenditori e manager che hanno creduto fosse possibile tentare questa avventura ed hanno così reso possibile la nascita, nell’autunno 2010, dell’Editoriale Linkiesta S.p.A., la prima società editoriale italiana ad azionariato diffuso. La Società ha oggi circa 80 soci di cui nessuno può detenere più del 5% del capitale. 
Come si può notare, "Linkiesta" si fonda quindi su una precisa filosofia di vita, oltre che su intenti giornalistico-informativi ben precisi. L'idea che sta alla base della testata, e di cui i soci ed i giornalisti del team sono particolarmente orgogliosi, è lo spirito di collaborazione e di cooperazione paritaria, in cui ciascuno è dipendente ma al contempo socio e gestore, similmente a quanto avviene in una società cooperativa.
Dal punto di vista editoriale, invece, "Linkiesta.it" ha di fronte una sfida difficile ed ambiziosa, ovvero fare un giornale digitale di approfondimenti e inchieste su temi sociali, politici ed economici. "Linkiesta", come si è già anticipato, nasce, insomma, per cercare di analizzare i fatti e raccontarli mettendoli in prospettiva, senza schierarsi in modo preconcetto, ideologico o politicamente schierato. L'intento dei soci fondatori è stato quello di permettere al team giornalistico di poter lavorare e crescere senza ansie e pressioni e avere il tempo di farsi conoscere sulla rete, in un momento in cui internet e le sue potenzialità sono in evoluzione ancor più rapida che nello scorso decennio. 
Dopo una prima fase sperimentale, in questi ultimi mesi è stata lanciata una versione definitiva del sito e l'applicazione iPad. Dal punto di vista tecnologico si è deciso di optare su Drupal, una piattaforma open source a cui ciascuno può dare il proprio contributo, e di dare fiducia a da due bravi informatici trentenni conosciuti, in modo casuale, a Torino in un "Drupal Camp”, uno di quei luoghi dove, dal basso, si ragiona e si lavora sul futuro dei giornali on-line.
Riguardo alla filosofia sottesa a "Linkiesta", molto indicativa è anche la composizione della sua redazione. Essa è guidata dal trentaduenne Jacopo Tondelli e composta da sei giornalisti assunti a tempo indeterminato, cinque collaboratori coordinati e continuativi e due giornalisti praticanti con contratto annuale, oltre a oltre venti collaboratori e corrispondenti remunerati ad articolo. In tempi di crisi dell’editoria, la volontà è stata quella di  offrire un contesto contrattuale certo. "Linkiesta.it" vuole andare, però, oltre al perimetro attuale dei propri giornalisti ed essere un progetto innovativo e quindi promuovere, anche in Italia, la crescita del citizen journalism, del giornalismo on-demand e dei social media, e dare spazio una nuova generazione di commentatori, provenienti dalle associazioni, dall’università, dalla scuola e dalle professioni che oggi, purtroppo, non hanno spazio sulla stampa tradizionale. Proprio per questo "Linkiesta" è tuttora in costante ricerca di "antenne" nell'Italia e nel mondo: collaboratori, analisti, studiosi, fotografi, videomakers, giovani giornalisti, blogger. Come si legge nella home page di presentazione del quotidiano, il bisogno della testata         è quello di radicarsi e di incontrare, non solo virtualmente, realtà importanti del nostro paese che hanno tanto da dire, eppure non finiscono mai sui giornali o in tv. Essa vuole confrontarsi ogni giorno con punti di vista diversi e magari lontani dai propri. Essa vuole guardare attraverso molti occhi e differenti sensibilità e competenze. 
Queste sono a grandi linee le idee fondanti e la genesi della start up della testata. Come tutti i business non sovvenzionati, però, essa ha bisogno di essere in utile economico per mantenere nel tempo tutti tali obiettivi. E' proprio questo uno dei punti da molti esperti ritenuto debole e precario. Come si può notare, infatti, procedendo ad un rapido scrolling del sito, non esistono spazi pubblicitari o banner, a cui siamo da tempo (e nostro malgrado) così abituati navigando in altri siti d'informazione. Ciò, se da un lato è apprezzabile, anche da un mero punto di vista di lettura e di fruizione del sito, dall'altro pone non pochi interrogativi sul futuro del quotidiano. Dubbi ulteriormente alimentati anche dal numero esiguo di utenti del sito. E ciò essenzialmente perché ancora in pochissimi conoscono l'esistenza di tale quotidiano online. La critica mossa dagli esperti a "Linkiesta" è quindi quella di non aver sviluppato un percorso informatico ed informativo adeguato, e questo nonostante una redazione ben assortita e composta da giornalisti validi.
Ancora da segnalare è però la sezione relativa ai blog. Tra quelli più interessanti ai fini dell'indagine sui nuovi media e sul giornalismo web sono quelli di Paolo Bottazzini, intitolato Google e gli altri, e di Massimo Buraschi, intitolato Yottabyte.



giovedì 5 maggio 2011

Il "Corriere della sera.it": un esempio di quotidiano online

Il quotidiano online che ho iniziato ad analizzare è quello del “Corriere della sera.it”. Subito sotto al titolo della testata sono presenti, oltre alla data e all’ultima ora di aggiornamento, i links relativi alle notizie meteo e al proprio comune di appartenenza che si può ricercare nella finestra relativa.
La striscia situata immediatamente sotto riguarda l’informazione locale, questa volta suddivisa nei links delle diverse province italiane. La striscia ancora sottostante è composta dai links delle diverse tematiche d’approfondimento quali “salute”, “economia”, “sport”, eccetera. Dopodiché si passa alla vera e propria “prima pagina” del quotidiano online. Ciò che salta subito agli occhi è una divisione grafica evidente tra una colonna di sinistra (principale e più spaziosa) e quella di destra (più ristretta e secondaria).
Nella colonna di sinistra si succedono le notizie principali del giorno, solitamente incentrate sui temi di stringente attualità politica, economica, italiana ed estera. Tali notizie sono presenti sottoforma di un titolo principale interattivo: ciccandovi si accede al corpo dell’articolo vero e proprio. Oltre al titolo vi sono però spesso anche i links per accedere alle foto o ai video riguardanti i vari articoli.
È interessante notare, sempre all’interno della colonna di sinistra, la presenza di una colonnina, che attraversa per il lungo pressoché l’intera pagina del sito. In cima a questa colonnina si trovano dapprima le cosiddette “Flash News”, aggiornate cronologicamente minuto per minuto e riguardanti i principali fatti del giorno. Subito sotto a tale spazio troviamo una colonna dedicata alle cosiddette “Zapping News”, ovvero notizie e curiosità riguardanti il mondo dello spettacolo, della televisione, dello sport, del cinema e della cultura. In questa colonnina, ancor più che per le notizie di attualità di cui abbiamo parlato prima, quasi ogni titolino rimanda espressamente ad un video.
Nella colonna di destra, invece, trovano spazio i links relativi a Facebook, iPad, ed altri dispositivi interattivi attraverso cui si può accedere ed interagire con il sito del quotidiano. La colonna di destra è inoltre destinata ad annunci pubblicitari e a date di eventi che potrebbero interessare il lettore.
Nello spazio più sottostante si trovano infine i links ai blog di alcuni celebri giornalisti ed opinionisti. Tra i più celebri e visitati vi sono quello di Beppe Severgnini, intitolato Italians, e quello di G. A. Stella e A. Rizzo, intitolato La deriva. È interessante notare tale collocamento a fondo pagina dei blog, a differenza di altri quotidiani online, in cui magari lo spazio dei blog è presente più in alto, di solito a destra delle notizie più importanti.
Al di sotto ancora dei blog,, vi è infine lo spazio dedicato ai forum di discussione, anche questi gestiti da celebri personaggi del mondo del giornalismo. I più importanti sono Televisioni, di Aldo Grasso, Lettere al cardinale, di Carlo Maria Martini, e Il futuro della ricerca, di Umberto Veronesi.

domenica 1 maggio 2011

Le nuove frontiere del giornalista (grazie al web)

Con il seguente link voglio segnalare un interessante articolo scritto da Gerardo Adinolfi riguardo alle vastissime frontiere che si aprono ai giornalisti che operano sul web.