Anche la classe politica ha cominciato ad intuire le potenzialità espressive dei blog, quale strumento semplice ed informale attraverso cui mantenere un rapporto più franco e diretto con i propri elettori. Alcuni blog politici, soprattutto quelli aggiornati frequentemente, trovano un buon seguito di lettori, sfruttando appieno i vantaggi del linking, tessendo connessioni e corrispondenze con i propri sostenitori e con i blogger affini. Simili spazi di riflessione, di comunicazione e di confronto introducono una nuova forma di dibattito politico, ma anche scientifico e culturale, come nel caso di Luca Coscioni, presidente di Radicali Italiani. Costretto da una grave malattia a parlare attraverso un sintetizzatore elettronico, egli si è battuto per la libertà della ricerca scientifica, anche, appunto, attraverso un blog, Il Maratoneta (www.lucacoscioni.it/Il_Maratoneta), che alla sua morte è diventato un libro.
In molti casi il blog viene inteso come collettore di notizie, raccolte per renderle oggetto di discussione, anche politica. Il migliore esempio in tal senso è il blog statunitense SlashDot (http://www.slashdot.com/), nato nel 1997 per mano di Rob Malda quasi per gioco. Su SlashDot vengono pubblicate notizie su vari argomenti suddivisi per temi. Le news, però, sono scritte esclusivamente dai visitatori del sito. Ogni notizia è aperta inoltre ai commenti dei lettori, il che genera lunghissimi thread (fili) di discussione. Le news, qui come nella maggior parte dei blog, sono di seconda mano, con i link che rimandano alla fonte.
Un esempio italiano accomunabile a quello di SlashDot è stato il blog di informazione Quinto Stato, dove chiunque poteva intervenire inviando i propri pezzi o commentando quelli degli altri. Memorabile resta l’iniziativa presa dalla redazione del blog in questione, quando raccolse oltre 8000 firme contro il cosiddetto “Decreto Grande Fratello”, che avrebbe permesso agli organi competenti di tenere in archivio le e-mail ed i tabulati telefonici di ognuno di noi per cinque anni. Le firme così raccolte sono state poi consegnate il 22 gennaio 2004 agli allora Presidenti di Camera e Senato, Casini e Pera. Questa è stata in Italia la prima occasione in cui un’iniziativa partita dal web ha raggiunto i vertici delle istituzioni politiche, dando quindi sempre più credibilità alla Rete e, nella fattispecie, ai blog.
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