Prendo spunto da questo interessante post per spendere qualche parola appunto sui servizi informativi via sms. Vorrei ricordare, a questo proposito, che i primi servizi sperimentali di news sul cellulare arrivano in Italia nel 1999. Tra le agenzie la prima ad investire su questa nuova modalità d’informazione è l’Ansa, mentre, tra i quotidiani, i primi furono “La Nazione”, “Il Resto del Carlino” e “Il Giorno”, tutti facenti parte del gruppo “Poligrafici Editoriale”. Il servizio offerto da tale gruppo di quotidiani, che nella fase sperimentale è limitato all’area di Bologna, viene realizzato grazie ad un accordo con la Tim. Per la cronaca: la prima news destinata agli utenti, realizzata dalla redazione Internet del “Resto del Carlino”, parte alle 10:30 di lunedì 16 agosto 1999. Gli utenti iscritti a quel primo e memorabile servizio gratuito di informazione via cellulare sono 3200.
E così, in quest’occasione, per la prima volta in Italia la redazione di un quotidiano sperimenta la selezione, la scrittura e l’invio di news utilizzando messaggi sms destinati ad arrivare nelle tasche delle persone con il classico bi-bip per avvertirli che qualcosa di nuovo è successo nel mondo o nella loro città. Nei primi tempi agli utenti vengono inviate circa tre notizie al giorno di carattere generalista e tre di sport. Le news più appetibili e più richieste sono quelle di servizio, viabilità, scioperi, blocchi del traffico, e quelle che riportano i principali avvenimenti nazionali e internazionali. A una settimana dalla partenza del servizio si registra già un dato sorprendente: gli iscritti sono raddoppiati, e senza che siano state attuate strategie di promozione. Lo sviluppo, dunque, è esclusivamente effetto del tam-tam che, evidentemente, non avviene solo in Internet ma anche con i telefonini.
In una seconda fase il servizio viene esteso, sempre gratuitamente, anche ai lettori degli altri due quotidiani del gruppo, “La Nazione” e “Il giorno”, raggiungendo in breve i 120000 utenti.
Tra il 2000 e il 2001 si assiste a due tentativi di trasformare la fase sperimentale gratuita in un servizio per abbonati a pagamento, non incontrando però il favore del pubblico. Il “fallimento” dell’iniziativa è tale che, nell’estate del 2001, dopo due soli anni dalla sua nascita forse prematura, il servizio news della Poligrafici Editoriale chiude i battenti. Ripartirà nel 2003, in una situazione di mercato del tutto diversa.
Il destino dell’informazione via sms non si chiude certo qui: l’interesse per le notizie provenienti dalla guerra in Iraq costituisce, infatti, un buon banco di prova per un servizio di notizie in tempo reale sui cellulari. Questa volta i pionieri sono il Tg5, tra le televisioni, e, tra i quotidiani, il “Corriere della Sera”, che parte con un servizio realizzato dalla redazione di Corriere.it. I lettori, questa volta, reagiscono in maniera positiva, inducendo a scendere in campo anche “la Repubblica”.
Non va però disconosciuto il ruolo avuto dal gruppo Poligrafici Editoriale, cui resta il merito di aver sperimentato per la prima volta (forse troppo presto) un sistema informativo nel quale gli utenti non decidono quando informarsi, ma vengono raggiunti dalle notizie in tempo reale. Il cellulare si trasforma così, a poco a poco, da strumento di comunicazione al nuovo medium d’informazione del terzo millennio.
Come rilevato da Marco Pratellesi, insigne giornalista e docente, «gli utenti hanno dimostrato di gradire sul cellulare particolarmente le informazioni di servizio, utili per la vita pratica di tutti i giorni: dalle segnalazioni di code in autostrada ai disagi in aeroporto, dal meteo alle interruzionidi fornitura dei servizi. Ma piacciono anche quelle informazioni che, pur non avendo una influenza sulla vita pratica delle persone, conferiscono autorevolezza a chi le riceve in anticipo: quel ruolo da leader che “chi sa” tende ad assumere nei confronti di coloro “che non sanno”.
Nessun commento:
Posta un commento